Max Aub: cenni biografici

 

Max Aub (1903-1972) non era spagnolo di nascita, ma visse in Spagna fin da quando era bambino e della Spagna aveva fatto la sua patria di elezione. Negli anni ’20 comincia, sulle orme del padre, l’attività di rappresentante di commercio, professione che lo porterà a viaggiare in tutto il paese. Negli stessi anni inizia la sua carriera letteraria: scrive e pubblica i suoi primi testi teatrali, molto influenzati dalle avanguardie in voga a quel tempo in Spagna, alcune poesie, romanzi e vari racconti. Allaccia molte amicizie (molte si riveleranno durature) con i più importanti scrittori e intellettuali spagnoli. Aub si considerava spagnolo a tutti gli effetti, tanto che le sue opere sono tutte scritte in spagnolo (perfino i suoi diari). Il ’29 è l’anno del suo compromesso politico: entra nel partito socialista (PSOE). Durante la guerra civile riveste il ruolo di Delegato Culturale presso l’Ambasciata Spagnola di Parigi e, in occasione dell’Esposizione Universale, darà l’incarico, per conto del Governo, a Pablo Picasso per un’importante opera di denuncia della barbarie nazista, il famoso quadro Guernica. Al suo rientro in Spagna sarà segretario del Consiglio Nazionale del Teatro e accompagnerà l’amico scrittore André Malraux nelle riprese del film Sierra de Teruel. Con l’ascesa di Franco dovette scappare dalla sua terra per rifugiarsi in Francia (1939). Ma qui non ebbe molta fortuna: nel 1940 a causa di una denuncia anonima che lo accusava di essere un comunista venne arrestato e rinchiuso nel campo di concentramento di Vernet e successivamente di Djelfa, in Algeria. Nel 1942, liberato grazie ad alcune pressioni esterne, riuscì a raggiungere il Messico dove rimase fino alla sua morte, nel 1972. Aub visse a Città del Messico e qui, nell’arco di trent’anni, svolse molti lavori: fu professore di teoria e tecnica cinematografica all’Universidad Autónoma de México, collaborò a quotidiani messicani e fu il responsabile, per alcuni anni, dell’organizzazione della Fiera del Libro. Intensa è stata anche la sua attività nel settore cinematografico messicano in qualità di dialoghista, soggettista e sceneggiatore di numerosi film.

Aub fu autore di numerosi testi teatro - purtroppo raramente rappresentati - e scrittore di romanzi, di racconti e di saggi di critica letteraria. Fra le sue opere di narrativa vale la pena ricordare un intero ciclo, intitolato El Laberinto Mágico, dedicato all’esperienza della Guerra Civile in Spagna. Sradicato dalla sua terra che rivedrà soltanto di sfuggita poco prima di morire, Aub condivise con molti altri scrittori e artisti spagnoli il destino dell’esilio permanente.

Vittoria Biagini